Non molto distante dal Colosseo, ma generalmente al di fuori dei maggiori itinerari turistici, il sito archeologico delle Terme di Caracalla sorprende per le grandi capacità architettoniche del mondo romano e per la struggente bellezza dei resti archeologici.
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Gli edifici termali erano molto importanti nella vita quotidiana romana. In una città in cui le abitazioni erano di piccole dimensioni e non fornite di acqua corrente, era necessario mettere a disposizione dei cittadini luoghi per compiere le pratiche igieniche essenziali.
Le terme non sono un’invenzione romana, ma esistevano già presso i greci, intese come prendere il bagno caldo per immersione.
[dal greco ϑερμός (thermòs) = caldo]
Le terme a Roma
Nella sola città di Roma si contavano centinaia di balnea, impianti termali di piccole dimensioni destinati ad ospitare poche persone contemporaneamente, per una popolazione di circa un milione di abitanti.
Queste piccole strutture potevano essere aperte al pubblico, gratuitamente o dietro il pagamento di una piccola somma di denaro, oppure private perché integrate in una domus, una grande casa privata.
Le terme romane erano caratterizzate dalla successione di bagni in vasche riscaldate artificialmente, alternati a piscine di acqua fredda.
SPA: salus per aquam
benessere attraverso la pratica dei bagni
Le grandi terme imperiali
In età imperiale si iniziarono a costruire terme sempre più spettacolari, e in numero sempre maggiore.
Questi impianti pubblici sponsorizzati dagli imperatori (thermae) erano pochi, ma decisamente grandiosi.
Costruiti per volere degli imperatori, e finanziati dagli stessi, questi grandi impianti termali erano frequentati da tutte le classi sociali.
Le terme diventarono ben presto luoghi di socializzazione, di pratiche curative, sportive, agonistiche, artistiche, sede di spettacoli. La capacità e la funzionalità degli edifici furono modificate ed estese per venire incontro alle nuove esigenze sociali. Gli impianti si arricchirono di palestre, auditori, biblioteche, giardini, sale per conferenze.
Il modello costruttivo delle grandi terme imperiali era, generalmente, sempre il medesimo: un grande recinto rettangolare in gran parte occupato da giardini circondati da edifici ricreativi, al centro del quale è il vero e proprio impianto termale. Nell’edificio principale, le sale per i bagni erano allineate seguendo la disposizione freddo→caldo:
frigidarium – tepidarium – calidarium
Le terme imperiali erano riccamente decorate con statue in marmo, pavimenti ricoperti di mosaici, marmi e affreschi sulle pareti, stucchi, fontane…
Le Terme di Caracalla a Roma
Costruite all’inizio del terzo secolo (212-217 d.C.), le Terme di Caracalla sono il complesso termale imperiale meglio conservato a Roma, e il più grande di tutto l’impero.
Le Terme di Caracalla potevano ospitare fino a 1600 persone contemporaneamente.
La disponibilità idrica era garantita da una diramazione dell’acquedotto Aqua Marcia, che permetteva il riempimento di oltre 60 cisterne per un volume totale di circa 80.000 metri cubi di acqua. Un complesso sistema di canalizzazioni permetteva la distribuzione dell’acqua in tutte le zone della struttura termale.
Il vero e proprio complesso termale era al centro del grande recinto.
Le Terme di Caracalla rimasero in uso fino al 570 d.C., quando la disponibilità idrica necessaria per il loro funzionamento fu interrotta. In quel periodo i Goti attaccarono Roma, e interruppero la fornitura di acqua attraverso quello che viene definito “il taglio degli acquedotti” per garantirsi la resa della città.
Il percorso termale
Due gruppi di spogliatoi (apodyteria) erano disposti su più livelli, dei quali sono ben visibili i mosaici che ne coprivano i pavimenti. Erano disposti ai lati della piscina principale (natatio), alla quale erano direttamente collegati.
La natatio era l’ambiente più spettacolare di tutto il complesso termale. Si trattava di una grande vasca di acqua fredda, forse fruibile solo nella stagione calda. Una parete era traforata di nicchie inquadrate da colonne, che ospitavano statue in marmo; sul lato opposto grandi archi con cascate d’acqua collegavano la natatio con l’ambiente successivo, il frigidarium.
Il frigidarium era un grande salone coperto da tre enormi volte a crociera sorrette da otto colonne in granito grigio egiziano. Qui si svolgevano le pratiche che richiedevano l’uso di acqua fredda.
Due palestrae erano collegate ai lati corti del frigidarium. Le palestrae erano grandi ambienti generalmente destinati alle pratiche sportive.
Il tepidarium era l’ambiente collegato al frigidarium. Si trattava di una sala riscaldata di dimensioni relativamente piccole.
Il calidarium era la grande sala rotonda per la sauna o per le pratiche che richiedevano l’uso di acqua calda. Questo ambiente era coperto da una cupola dal diametro di 36 metri!
I sotterranei e il mitreo delle Terme di Caracalla
Nelle Terme di Caracalla, il complesso dei sotterranei era ben sviluppato. Qui si trovavano le fornaci, gli ambienti di servizio e le gallerie di collegamento per il personale addetto al funzionamento e alla manutenzione.
I sotterranei erano in gran parte accessibili anche con i carri (per permettere il trasporto del combustibile da usare nelle fornaci per scaldare l’acqua, per il trasporto di materiali di consumo come la biancheria…).
Si trattava del vero cuore pulsante e tecnologicamente avanzato di tutta la struttura, della quale garantiva il corretto funzionamento.
Nei sotterranei delle Terme di Caracalla fu ricavato anche un Mitreo, luogo di culto di Mitra, un dio di origine orientale. La religione mitraica era molto diffusa a Roma, e la presenza di un Mitreo all’interno del complesso delle Terme di Caracalla, nei luoghi destinati al personale di servizio, dimostra come questa religione fosse diffusa tra il personale delle terme di ceto umile e medio.
[Qualche anno fa nel mitreo delle Terme di Caracalla è stata allestita una mostra dell’artista Michelangelo Pistoletto. Ne abbiamo parlato qui.]
L’impianto decorativo
Le Terme di Caracalla non erano, però, solo un ambiente funzionale alle pratiche igieniche e sociali. Al pari delle altre terme di costruzione imperiale, dovevano essere spettacolari dal punto di vista architettonico, artistico e decorativo.
In alcuni degli ambienti sono ancora visibili i mosaici a tessere di marmi colorati a disegni geometrici che coprivano i pavimenti, e pochi frammenti di trabeazioni scolpite in marmo.
Le Terme di Caracalla è uno dei pochi luoghi a Roma dove possiamo ammirare i mosaici decorativi nel contesto originale.
Però, uscendo nella città, o entrando nei musei, è possibile rintracciare alcune delle opere d’arte o delle decorazioni che riempivano gli ambienti delle terme.
- Roma, piazza Farnese: le due vasche in granito
- Roma, basilica di Santa Maria in Trastevere: alcune colonne con capitelli, reimpiegati nella costruzione della chiesa (forse da una delle biblioteche)
- Città del Vaticano, Musei Vaticani: mosaico policromo con rappresentazioni di atleti (da una palestra)
- Napoli, Museo Archeologico Nazionale: statue colossali di Ercole Farnese, il Toro Farnese (da una delle palestre), Flora
- Firenze, piazza Santa Trinita: colonna della Giustizia (proveniente dalla natatio)