Raffaello Sanzio,Trionfo di Galatea, 1512. Villa Chigi (Farnesina), Roma
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Raffaello è autore di alcuni degli affreschi più noti del Rinascimento italiano. Tra questo anche quelli eseguiti a Villa Chigi per il banchiere senese Agostino Chigi, uno degli uomini più ricchi del suo tempo.
In seguito la residenza di via della Lungara fu acquistata dalla famiglia Farnese, cambiando nome in Villa Farnesina.
Una serie di affreschi con scene mitologiche doveva decorare la galleria aperta sul giardino, ma il progetto non fu mai portato a termine.
Nella scena del Trionfo di Galatea, Raffaello si ispira ai poemi classici greci e latini. Nonostante questo l’episodio non è rintracciabile in nessuna delle fonti, dimostrando come Raffaello, oltre ad essere un grande artista, fosse un uomo di alta cultura, arrivando a rappresentare una scena che non è illustrata ma non per questo errata!
At nos, quod fieri solum per fata licebat,
fecimus, ut vires adsumeret Acis avitas.
Puniceus de mole cruor manabat, et intra
Temporis exiguum rubor evanescere coepit
fitque color primo fluminis imbre
purgaturque mora; tum moles iacta dehiscit,
vivaque per rimas proceraque surgit harundo,
osque cavum saxi sonat exsultantibus undis,
miraque res, subito media tenus exstitit alvo
incinctus iuvenis flexis nova cornua cannis,
qui, nisi quod maior, quod toto caerulus ore,
Acis erat, sed sic quoque erat tament Acis, in amnem
versus, et antiquum tenuerunt flumina nomen
Ovidio, Metamorfosi, libro XIII 📖
(TR: Noi, unica cosa che permette a il destino, facemmo in modo / che in Aci riaffiorasse la natura avita. / Ai piedi del masso colava del sangue rosso cupo: / non passa molto tempo che il rosso comincia a impallidire, / prima assume il colore di un fiume reso torbido dalla pioggia, / poi lentamente si depura. Infine il macigno si fende / e dalle fessure spuntano canne fresche e alte, / mentre la bocca apertasi nel masso risuona d’acqua a zampilli. / È un prodigio: all’improvviso ne uscì sino alla vita / un giovane con due corna nuovissime inghirlandate di canne, / che, se non fosse stato così grande e col volto ceruleo, / Aci sarebbe stato. Ma anche così era Aci mutato in fiume, / un fiume che conservò il suo antico nome.)
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