Questo articolo è un regalo da parte di Patricia del blog Guia de Roma em português; io mi limito a tradurre (più o meno), ma condivido ogni singola parola. Il suo lavoro, i suoi viaggi e le sue idee per me sono di grande ispirazione; spesso ci confrontiamo, scambiandoci idee su nuovi posti da scoprire, o per nuovi sopralluoghi da effettuare.
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Non saprei dire esattamente quando il Colosseo o il Vaticano sono diventati così famosi in tutto il mondo… immagino sia accaduto a partire dagli anni ’50 o ’60 grazie ai film americani che vi furono girati; o quando i viaggi internazionali diventarono sempre più frequenti tra quel tipo di persone che potevano permetterseli.

Senza dubbio, venire a Roma senza sapere nulla, o sapendo molto poco della sua storia, deve essere stata un’esperienza molto grande, delle stesse proporzioni del maggiore monumento romano: il Colosseo.
Il Colosseo è un antico anfiteatro, che poteva ospitare tra le 50.000 e le 75.000 persone. Per un viaggiatore degli anni ’50 e ’60 deve essere stata un’esperienza sconvolgente; le dimensioni sono così maestose che i loro ricordi di questo monumento devono essere stati realmente “colossali”.

[Il Colosseo è il monumento italiano più visitato nel 2015 con 6.551.046 visitatori. Il biglietto d’ingresso del Colosseo è valido per due giorni e comprende anche l’ingresso ai siti archeologici del Foro Romano e del Palatino, poco distanti].
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Ma basta cercare in internet una mappa dell’estensione dell’impero romano, appare chiaro come la grandezza del Colosseo non possa essere l’unica testimonianza della capitale di un impero. Il mondo romano comprendeva quasi tutto il mondo allora conosciuto; Roma emanava leggi, dettava usi e costumi che uniformavano un territorio immenso (e senza l’aiuto della tecnologia moderna!). I romani hanno creato un impero di queste dimensioni costruendo e decorando città, edifici giganteschi, acquedotti, infrastrutture di vario tipo; ma il centro di comando era sempre la città di Roma. È quindi matematicamente impossibile che il Colosseo sia l’unico monumento che meriti di essere visto a Roma.

All’apice del periodo imperiale, nella capitale vivevano un milione di abitanti. Da dove arrivava il grano per produrre tutto il pane necessario? E il marmo per rivestire e decorare tutti gli edifici pubblici e le case private degli uomini più ricchi? Quanti templi dovevano esistere per chiedere aiuto e protezione agli dei e e per ringraziarli? Dove venivano sepolti i morti? Queste sono solo alcune delle domande che trovano una risposta nella visita ai siti archeologici che sono facilmente visitabili.

[Nelle immediate vicinanze di Roma esistevano delle città con una funzione commerciale. Ostia (oggi Ostia Antica) si trova a pochi chilometri da Roma vicino al mare nei pressi della foce del fiume Tevere. La sua posizione strategica la rendeva essenziale per il funzionamento di una città grande come Roma. Il porto di Ostia era costantemente occupato da navi che scaricavano merci e prodotti provenienti dalle province dell’Impero; i magazzini del porto e di Ostia permettevano di creare una riserva di beni, pronti ad essere inviati a Roma. Il flusso di navi e chiatte sul fiume Tevere dirette a Roma era continuo. L’antica città di Ostia è visitabile, e costituisce un eccellente esempio di città romana].

Ma la maggior parte di questi posti è sconosciuta al grande pubblico che viene a Roma, specialmente per la prima volta: dopo aver visto il Colosseo crede di aver visto Roma.

Con la caduta dell’Impero romano nel 476, si verifica il fenomeno conosciuto coma “incastellamento”, e quindi della formazione di cittadine indipendenti. Questo è il momento dell’ascesa e dell’affermazione della cultura bizantina; l’impero bizantino durò fino al 1453: si tratta quindi di circa mille anni di costruzioni di edifici e chiese meravigliose, di torri, di cittadelle fortificate, di castelli e monasteri.


[L’aspetto attuale di Roma è oggi prevalentemente barocco. Questo è dovuto alla presenza della Chiesa che, prima in età rinascimentale, poi in seguito al Concilio di Trento ha dato un nuovo volto alla città. Fino al 1500 Roma era invece una città decisamente medievale. Tracce di questo passato che troppo spesso viene dimenticato, sono ancora ben visibili. Basta visitare le tante chiese del Rione Trastevere o dell’Esquilino e del Celio per avere una visione del Medioevo del tutto inaspettata; scopriamo così un mondo fatto di luce, colori e oro. Se poi si decide di allontanarsi dalla città di qualche chilometro, sono molte le sorprese che aspettano i visitatori più avventurosi. L’abbazia di San Nilo a Grottaferrata è un monastero fortificato dove ancora oggi si realizzano icone greche. I monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto – Sacro Speco, a Subiaco sono quello che resta di una complessa rete di monasteri medievali].
Con la scoperta dell’America Roma, che a questo punto era una città ben consolidata, trova un nuovo impulso per la costruzione e per la nuova decorazione di chiese, il papa apre nuove strade e costruisce nuovi edifici.

L’ascesa della nobiltà e del clero richiede la costruzione di palazzi decorati con grande sfarzo.

[Le testimonianze rinascimentali e barocche di Roma sono innumerevoli. È sufficiente passeggiare per le strade della città che immediatamente si viene sorpresi da fontane scenografiche o palazzi decorati. Se invece si decide di entrare in uno dei tanti musei come la Galleria Borghese, la Galleria Doria Pamphilj o il museo nazionale di Arte antica di Palazzo Barberini e di Palazzo Corsini abbiamo l’occasione di entrare nei palazzi nobiliari e di apprezzare le loro collezioni d’arte].
L’affermazione del Rinascimento e del Barocco, portano alla costruzione di magnifiche chiese, palazzi, piazze e fontane. Fino ad arrivare alla famosissima Fontana di Trevi, ultima opera monumentale di questa storia lunga 2800 anni che si chiama Roma.
Conoscere Roma da turista è anche conoscere le fasi iniziali della formazione della città.
In cima al colle Palatino avviene la mitica fondazione di Roma da parte di Romolo nel VIII secolo a.C. Del periodo repubblicano resta ben poco, ma il periodo imperiale ha dato un nuovo volto a Roma.
[Sul Palatino le testimonianze più antiche ci riportano direttamente a Romolo, il mitico fondatore della città. Ma nel museo del Palatino i plastici e le ricostruzioni ci permettono di capire la vita dei primi abitanti di Roma. Le leggende sulla fondazione della città ci portano anche in altre zone di Roma, che vale la pena conoscere meglio: l’Isola Tiberina – proprio al centro del fiume Tevere – e la zona del Velabro].
Roma è piena delle testimonianze dei periodi medievale, rinascimentale e barocco, fino ad arrivare alle epoche più recenti. Infatti non si può dimenticare il nuovo quartiere razionalista dell’EUR, costruito negli anni ’40; oppure le nuovissime architetture che stanno sorgendo in varie zone della città.
[L’EUR è stato costruito a partire dagli anni ’40. Sarebbe dovuto essere la zona dedicata all’Esposizione Universale del 1942, mai realizzata a causa della Seconda Guerra mondiale. Anche gli artisti contemporanei continuano ad occuparsi di Roma. Richard Meier ha progettato il nuovo Museo dell’Ara Pacis; Zaha Hadid il museo MAXXI; Odile Decq il museo MACRO; Renzo Piano l’Auditorium…].

Tutto questo per non parlare delle testimonianze relative alla civiltà etrusca, nelle immediate vicinanze di Roma. Gli Etruschi sono infatti gli “antenati” di Roma; per avere un’idea completa di Roma sarebbe opportuno conoscere questa civiltà.
[La Necropoli di Cerveteri si trova a circa 50 chilometri da Roma. La zona dell’Etruria meridionale, a nord di Roma, è ricchissima di testimonianze della civiltà etrusca. Ma anche senza muoversi da Roma è facile conoscere meglio questa civiltà scomparsa. Il Museo Gregoriano Etrusco offre splendide testimonianze, e può essere incluso in una visita dei Musei Vaticani. Il Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia è invece la più grande raccolta etrusca].
Ci sono persone che vedono il Colosseo e il Vaticano e credono di conoscere Roma.
Ci sono persone che vengono 2, 3, 4, 5 volte per conoscere Roma.
Poi ci siamo noi, che siamo a Roma da sempre, ma ancora non siamo soddisfatte.
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*tutte le foto di questo articolo sono dal blog di Patricia.